L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema per risolvere le possibili controversie fra clienti, banche e gli altri intermediari per quanto riguarda operazioni e servizi bancari e finanziari.
È molto più semplice, rapido ed economico rispetto al ricorso al giudice, perché non è necessaria l’assistenza legale di un avvocato. Inoltre si configura come un sistema “stragiudiziale”, dato che la risoluzione delle controversie avviene al di fuori del processo ordinario.
L’ABF decide autonomamente i propri compiti e decisioni e il suo funzionamento è coadiuvato dalla Banca d’Italia. Quest’ultime non vincolano come le decisioni del giudice ma se non vengono rispettate dall’intermediario il suo inadempimento viene reso pubblico. Se desiderate maggiori informazioni, potete visitare il sito www.arbitrobancariofinanziario.it, dove vengono pubblicate le sue decisioni e le relazioni sulle attività svolte.
È possibile ricorrere all’ABF soltanto dopo aver provato a risolvere la controversia inoltrando una rimostranza scritta all’intermediario. Se la decisione dell’ABF non viene ritenuta soddisfacente, entrambi i soggetti coinvolti nella controversia possono rivolgersi al giudice.
Si tratta di un soggetto che si occupa di promuovere e concludere contratti riguardanti la concessione di finanziamenti di qualsiasi tipologia o prestazioni di servizi di pagamento - tramite intermediari finanziari, istituti di pagamento, istituti di moneta elettronica, banche o Poste Italiane. Gli agenti possono svolgere esclusivamente questo tipo di attività, oltre che attività collegate e funzionali a quella sopra citata (cfr. art. 128-quater, comma 1, del TUB).
Gli agenti in attività finanziaria possono svolgere la loro attività su mandato di uno o più intermediari appartenenti allo stesso gruppo. Tuttavia è permesso, nel caso in cui l’intermediario offra solo determinati prodotti o servizi, assumere due ulteriori mandati, per offrirne una maggiore varietà (cfr. art. 128-quater, comma 4, del TUB).
I contratti che possono essere promossi o conclusi dall’agente sono quelli riguardanti l’attività di concessione finanziamenti di qualsiasi tipo, per la cui normativa si rimanda all’art. 3 del D.M. 17/2/2009, n. 29.
Per esercitare la professione di agente in attività finanziaria è necessario essere iscritti ad un apposito elenco dell’OAM, essendo ovviamente in possesso dei requisiti previsti per legge.
L’assegno bancario è un titolo creditizio caratterizzato da un ordine scritto della propria banca di pagare a terzi o a se stessi una somma precisa. Si tratta quindi di uno strumento di pagamento che sostituisce il denaro e che consente ad un soggetto di ordinare alla banca di pagare una certa somma, prelevandola dal proprio conto.
L’emissione di assegni è possibile solo se si possiede un conto corrente e se si è stipulata la convenzione con la banca, che quindi consegna al correntista il libretto degli assegni. Su di esso devono essere indicati:
L’assegno circolare è un titolo creditizio emesso e firmato da una banca, rilasciato a tutti coloro lo richiedono dietro versamento di una somma corrispondente o utilizzo di fondi disponibili in deposito. In questo modo esso viene quindi accettato da tutti come denaro contante. L’assegno circolare è composto dai seguenti elementi:
La cessione del quinto richiede una polizza assicurativa che copra il rischio di morte del cedente o il rischio di credito, garantendo quindi l’operazione di finanziamento come richiesto dalla normativa vigente. In caso di sinistro l’ente sovventore incasserà il residuo importo del credito, mentre per il rischio impiego l’assicurazione può rivalersi nei confronti del cedente.
L’Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare rappresenta i principali operatori del credito al consumo e del finanziamento immobiliare, che rispettano i massimi livelli di trasparenza e chiarezza. Assofin pubblica ed offre a consumatori e famiglie la possibilità di informazioni ed aggiornamenti via web sui vari prodotti di credito al consumo ed immobiliari (www.assofin.it).
Acronimo con il quale viene indicata l’azienda pubblica, statale o privata presso la quale lavora chi richiede il finanziamento. L’ATC si occupa di sottoscrivere la documentazione richiesta per l’avvio della pratica e provvede a versare mensilmente le quote del rimborso prestito dopo la notifica del contratto.
Atto dell’amministrazione terza che, subito dopo la notifica della cessione del quinto, s’impegna a trattenere mensilmente la rata dallo stipendio del proprio dipendente o dalla pensione.
Prospetto indicante la somma che il lavoratore dipendente percepisce come stipendio per un preciso periodo di lavoro. Il datore di lavoro deve consegnarla insieme ad un prospetto indicante il periodo lavorativo e tutti gli elementi determinanti la retribuzione lorda e le detrazioni sulla paga netta. La busta paga deve essere ovviamente firmata dal datore di lavoro o da chi ne fa le veci, oppure timbrata dallo stesso. Essa è principalmente composta da quattro gruppi di voci economiche:
La Certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente si riferisce ai redditi percepiti nell’anno precedente da ogni dipendente/pensionato. Il modello viene utilizzato per redigere la dichiarazione dei redditi, il modello Unico e il modello 730. Viene rilasciato in doppia copia - una per il dipendente e l’altra per il Caf al quale presentare il 730 - dal datore di lavoro o ente pensionistico. Il documento è diviso in quattro parti:
Documento compilato dal proprio datore di lavoro, attestante l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato e riportante data di assunzione, anni di anzianità lavorativa, retribuzione lorda e netta (annua e mensile), TFR maturato ed eventuali trattenute presenti sullo stipendio come rata per eventuali finanziamenti o altro.
È un prestito a tasso fisso, con rate costanti e mai superiori al 20% dello stipendio mensile o pensione. Il rimborso delle rate avviene tramite trattenuta sulla busta paga o pensione da parte del proprio datore di lavoro o ente previdenziale che le versa direttamente al finanziatore. Con la cessione del quinto potrete dunque ottenere, con un dilazione di lungo periodo, un finanziamento utilizzabile per qualsiasi acquisto. Può essere richiesto soltanto da lavoratori dipendenti - pubblici, statali, privati - e pensionati. Quest’ultimi possono richiedere solo la cessione di un quinto, in quanto il limite sulla pensione è di un quinto sulla somma mensile percepita, mentre i dipendenti possono richiedere un finanziamento più alto cedendo un ulteriore quinto del proprio stipendio. Per questa tipologia di prestito viene richiesta la stipula di una polizza assicurativa per coprire il rischio di morte ed eventualmente di perdita dell’impiego/rischio del credito del cedente. Inoltre chi richiede la cessione del quinto è tutelato dai diritti previsti per il credito ai consumatori, entro i 75.000 euro di importo finanziato.
È una vera e propria carta costituzionale dell’impresa, con diritti e doveri morali di ogni partecipante all’organizzazione aziendale. Viene utilizzato dalle imprese per prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto di esse, introducendo responsabilità etiche e sociali chiare per i propri dipendenti e tutelandosi dai soggetti esterni che vengono a contatto con la società direttamente o indirettamente.
Costi addebitati dagli istituti di credito a carico del cliente, che determinano l’ammontare totale delle spese da rimborsare.
In maniera più o meno periodica e comunque alla scadenza del contratto, il cliente deve ricevere una o più comunicazioni sull’andamento del proprio rapporto contrattuale. Quando si apre credito sul conto corrente vale l’estratto conto come comunicazione. Essa deve generalmente essere fornita su carta o file/email e deve contenere tutte le operazioni in maniera sintetica.
Si tratta di un'associazione senza fini di lucro specializzata nel dirimere le possibili controversie - in materia bancaria finanziaria e societaria - tra clienti, banche ed intermediari finanziari. Offre diverse tipologie di servizi per concludere in tempi brevi ed economicamente tali problematiche, senza passare dalla magistratura. L’associazione è abbastanza recente - costituita nel 2005 - e riunisce 1150 Associati: banche, società finanziarie, Poste Italiane, Afin, Assifact, Assilea, Assofin, Assosim, Federcasse ed UFI. Essa è stata inoltre insignita della personalità giuridica ed è iscritta al relativo registro della Prefettura di Roma, al n. 865/2012. L’Associazione fornisce ai clienti di banche e di intermediari finanziari un modo per risolvere le controversie rapido, efficace ed economico, diverso dalla giustizia ordinaria.
Somme finalizzate all’acquisto di specifici beni di consumo - come auto, mobili, elettrodomestici ed altro. Sono finanziamenti in generali erogati dagli esercizi commerciali.
Parte del prestito che il debitore deve ancora restituire al creditore.
Atto utilizzato da una persona per delegare altri a compiere qualcosa - per esempio il dipendente delega il datore di lavoro a pagare il finanziamento, nel caso di cessione del quinto dello stipendio. Ovviamente l'incarico deve essere accettato dalla persona delegata.
Si tratta di un finanziamento per lavoratori dipendenti statali, pubblici e privati con altri prestiti in corso. Questa tipologia di finanziamento può essere affiancata dalla cessione del quinto dello stipendio, consentendo al cliente di richiedere un finanziamento maggiore. Così come la cessione del quinto, anche questa tipologia di prestito non è finalizzata.
Il consumatore deve rimborsare alla banca o alla finanziaria le rate alle scadenze con le modalità concordate nel contratto di finanziamento – come bollettini postali, addebito sul conto corrente bancario ed altro. Di solito le scadenze delle singole rate vengono indicate sul contratto e la banca/finanziaria non invia ulteriori comunicazioni.
Attraverso l'erogazione, il finanziatore versa al debitore o al rivenditore convenzionato l'ammontare prestato e con il quale si perfeziona il contratto creditizio.
È possibile estinguere anticipatamente il prestito rispetto al termine stabilito, dietro il pagamento di oneri aggiuntivi. In questo caso viene richiesto il versamento del capitale residuo, degli interessi e – nel caso fosse previsto nel contratto - di una penale, non può superare l’1% del capitale residuo per il credito a consumo.
Si tratta di una forma di garanzia personale, richiesta da alcuni istituti di credito per l'erogazione di un prestito. Nello specifico, Finanziamenti Semplici richiede che una terza persona faccia da garante per il soggetto a cui è concesso il prestito. Se il debitore non dovesse pagare le rate sarebbe il fideiussore a dover estinguere il debito. La stipula deve avvenire tra il creditore ed il fideiussore. Più è alta la somma chiesta in un prestito, maggiori saranno le probabilità che l’istituto creditore pretenda specifiche garanzie
È la concessione di una certa somma di denaro da parte di una società finanziaria o banca da restituire con rate definite in un certo periodo di tempo. Il creditore è colui che emette il finanziamento mentre il debitore è colui che lo riceve. Il tasso d'interesse applicato può essere fisso o variabile, in base al tipo di contratto o all’andamento del mercato finanziario. I tassi fissi sono maggiormente indicati per chi non vuole sorprese, perché non dipendono dal mercato, al contrario dei tassi variabili, che vengono interamente influenzati dalle variazioni econonomico-finanziarie.
Esistono varie tipologie di prestiti, raggruppabili in due categorie:
Interfaccia di un'applicazione che permette all'utente di inserire ed inviare uno o più dati; si tratta quindi di una scheda da compilare per l'inserimento di dati. Nella maggior parte dei casi il termine si riferisce a form contenuti in una pagina web: per esempio le caselle di testo e i menu a tendina di una pagina login o di registrazione rappresentano un form.
Valore presentato dal debitore al finanziatore per la concessione di un prestito, sul quale il creditore si può rivalere nell'ipotesi di insolvenza. Le garanzie possono essere:
Penale che viene corriposta dal debitore al creditore - espressa e concordata in termini percentuali ed in fase contrattuale - nel caso non vengano pagate o rimborsate in ritardo alcune rate del finanziamento. Gli interessi di mora sono in generale dovuti anche se il ritardo non è imputabile al debitore.
Si tratta di soggetti iscritti all’elenco generale di cui all’art. 106 o all’elenco speciale di cui all’ex art. 107 del TUB, che concedono finanziamenti in maniera professionale al pubblico, assumono partecipazioni e si occupano dell'intermediazione nei cambi. Questi soggetti si occupano soprattutto di concedere somme di denaro a chi dimostri di possedere un reddito, come dipendenti, autonomi, liberi professionisti, pensionati. Le entrate devono essere dimostrabili e permettere di ottemperare agli impegni assunti attraverso il pagamento di rate, definite in accordo con lo stesso cliente e stabilite nel piano di ammortamento.
È la prima parte della fase di concessione del credito e si basa sulla raccolta ed analisi della documentazione e modulistica necessaria per perfezionare il contratto e, in caso di esito positivo, erogare il finanziamento personale.
Soggetto che mette in relazione il cliente e la società finanziarie, attraverso un’attività di consulenza. Non è legato a nessuna delle due parti da rapporti di collaborazione, dipendenza o rappresentanza. Non può inoltre erogare, per conto di banche o di intermediari finanziari, finanziamenti e ogni altra tipologia di pagamento -come incasso di denaro contante o titoli di credito. È regolarmente iscritto in un apposito elenco tenuto dall’OAM e deve possedere alcuni requisiti previsti per legge.
Importo erogato come titolo di finanziamento.
L’OAM si occupa di verificare i requisiti degli agenti finanziari e dei mediatori creditizi e si occupa della loro iscrizione agli elenchi ufficiali richiesti per legge. Se desiderate maggiori informazioni, potete consultare gli elenchi sul sito www.organismo-am.it
È un programma che elenca dettagliatamente le rate previste per l’estinzione di un debito ed il loro corretto importo suddiviso in quota capitale e quota interessi. Viene solitamente redatto o dal creditore - come nel caso delle banche che erogano mutui immobiliari o finanziamenti personali - o dal debitore – quando analizza la fattibilità degli investimenti per i quali è richiesto il finanziamento. Questo vale sia per gli enti pubblici che per quelli privati, in sede di richiesta erogazione ma anche per un'eventuale rinegoziazione di rimborso.
Si tratta di un finanziamento non finalizzato, ovvero non riconducibile direttamente all’acquisto di un preciso bene o servizio. È quindi una somma di denaro erogata da parte di una banca o di un istituto specializzato ad un tasso d’interesse di solito fisso, che il debitore deve restituire con rate costanti. Il prestito personale non prevede forniture di garanzie reali da parte di chi richiede il prestito. Si rivolge in particolare a quelle persone fisiche che necessitano di liquidità e desiderano richiederla ad un soggetto finanziario che soddisfi le loro necessità in tempi veloci e con un'erogazione del prestito chiara e trasparente.
Parte della rata periodica di rimborso che riguarda la restituzione del capitale preso in prestito.
Importo che corrisponde al quinto dello stipendio, al netto delle ritenute, che può essere vincolato alla cessione. La dichiarazione di quota cedibile viene rilasciata dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico.
Quota della rata periodica di rimborso che riguarda la restituzione degli interessi maturati sul capitale residuo.
La Ricevuta Bancaria Elettronica è una forma di pagamento che consente ad un individuo regolazziare la propria posizione debitoria con un altro soggetto presso uno sportello bancario. Il pagamento avviene attraverso ricevuta emessa direttamente dalla banca ed inviata al debitore, entro la scadenza indicata sulla stessa ricevuta.
Versamento periodico da corrispondere all’ente che si occupa di erogare il finanziamento e che comprende sia la quota capitale che la quota interessi maturata.
Insieme delle entrate monetarie di un individuo o azienda in un certo periodo di tempo. Vi sono varie tipologie di reddito, tutte in base alla loro provenienza:
Il modulo informativo Secci (Standard European Consumer Credit Information) è obbligatorio dal giugno 2011 a seguito dell’approvazione del D.lgs. n. 141/2010, riguardante la tutela del consumatore e la trasparenza informativa di banche e finanziarie. Il modulo è disponibile presso le banche che offrono finanziamenti, prestiti finalizzati, prestiti personali e mutui. Il modulo permette al consumatore di fare bene i propri conti prima di richiedere un prestito. Grazie a queste informazioni sarà sempre possibile confrontare le varie offerte sul mercato e scegliere quella più adatta alle vostre esigenze e capacità di spesa, in modo da evitare fastidiosi casi d'insolvenza. Il modulo è composto da quattro sezioni:
Tipologia di pagamento che consente ad una persona di regolarizzare la propria posizione debitoria nei confronti di un altro soggetto con l’addebito diretto sul proprio conto corrente bancario. Quest'ultimo deve essere pre-autorizzato ed avviene in maniera automatico.
Si tratta di banche dati private che raccolgono informazioni sull'accesso al credito dei cittadini e sull'andamento dei rapporti di credito. Vengono consultate da banche e società finanziarie prima della concessione di un finanziamento ed arricchite con le informazioni raccolte durante tutta la durata del contratto.
Somma addebitata ai clienti dell’istituto finanziario che richiedono un prestito. Si tratta di spese riguardanti l’impostazione della pratica, lo studio dei documenti, la ricerca di informazioni sul conto del richiedente ed altro.
È un certificato rilasciato dall’Ufficio Anagrafe comunale che riporta la composizione della famiglia anagrafica. Di solito vengono indicati nello stato di famiglia tutti gli individui risultanti ad uno stesso indirizzo e nella stessa unità immobiliare. La famiglia anagrafica definisce tutte le persone localizzate in uno stesso indirizzo e in una medesima unità immobiliare. In generale tale certificato ha una validità di 6 mesi dalla data di rilascio ma è possibile prorogare i termini in alcuni casi particolari.
Il Tasso Annuo Effettivo Globale indica il costo complessivo del finanziamento su base annua espresso in termini percentuali. Rappresenta il costo complessivo del credito per il cliente. Il criterio per il calcolo del TAEG è stabilito dalla legge ed esso permette di confrontare le diverse offerte di finanziamento, a patto che queste abbiano le stesse caratteristiche per quanto riguarda importo e durata.
Il Tasso Annuo Nominale è tasso di interesse percentuale e su base annua applicato dagli istituti finanziari all’importo lordo del finanziamento. Nel computo del TAN non rientrano gli oneri accessori come spese di istruttoria, bolli e costi vari.
Il Tasso Effettivo Globale indica il costo complessivo del finanziamento, determinato in base alla legge dell’usura, fornendo elementi utili per verificare se le condizioni di costo (spese, interessi e oneri di varia natura) delle operazioni creditizie praticate dalle banche e dagli intermediari finanziari presentino carattere usurario. Il TEG del finanziamento si confronta con il tasso soglia determinato a partire dal TEGM (tasso effettivo globale medio) ed incrementato di un quarto, a cui si aggiunge un margine di ulteriori 4 punti, tenendo conto che la differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a 8 punti percentuali. Tale confronto è utile al fine di stabilire che la singola pratica non superi la soglia di usura. Il TEG (Tasso Effettivo Globale) non deve essere confuso con il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), in quanto le basi di calcolo sono differenti.
È la somma, maturata durante gli anni di lavoro, dovuta al lavoratore quando termina il rapporto di lavoro subordinato.
L’Unione Finanziarie Italiane (UFI) rappresenta la categoria degli intermediari Finanziari e non ha finalità di lucro. Nata il 3 aprile 1993 da un’idea di quattordici intermediari finanziari non bancari, viene riconosciuta giuridicamente nel 2002. L’obiettivo originario era quello di tutelare gli interessi generali degli operatori del settore, ma nel corso degli anni la base associativa si è ingrandita sino a comprendere tutti gli altri comparti del settore creditizio